Manifesto celebrativo disegnato in onore del maestro della grafica giapponese Ikko Tanaka.
Manifesto, 100×70 cm
2019 © Nicola-Matteo Munari
Ph. © Tokyo Bling
Ph. © Nicola-Matteo Munari
Ikko Tanaka
(Nara, 1930—Tokyo, 2002)
Ph. © Tutti i diritti riservati
(Nara, 1930—Tokyo, 2002)
Ph. © Tutti i diritti riservati
Nel 2014 il Museum für Gestaltung di Zurigo ha promosso un’iniziativa per celebrare il maestro della grafica giapponese Ikko Tanaka (1930-2002)—primo direttore artistico di Muji e autore di molte straordinarie opere grafiche—reinterpretando graficamente uno dei suoi manifesti.
Tanaka, che ha saputo portare la tradizione estetica giapponese nella grafica moderna, è noto soprattutto per i suoi manifesti figurativi, che risultano semplici ma di forte impatto, caratterizzati da forme sintetiche, colorate a campiture piatte.
Manifesto, 100×70 cm
Disegnato da Ikko Tanaka nel 1981.
1981 © Ikko Tanaka
La struttura modulare a 12
quadrati con la seconda riga dall’alto suddivisa a metà per due volte.
2014 © Nicola-Matteo Munari
quadrati con la seconda riga dall’alto suddivisa a metà per due volte.
2014 © Nicola-Matteo Munari
Nella percezione del pubblico l’aspetto coloristico e figurativo che contraddistingue il lavoro di Tanaka tende a prevalere su quello geometrico, che è invece una costante fondamentale della sua progettazione.
Il manifesto progettato come omaggio a Tanaka enfatizza questo aspetto meno celebrato del suo lavoro, mettendo a nudo uno dei suoi manifesti più belli: Nihon Buyo.
Disegnato nel 1981 per promuovere uno spettacolo organizzato dall’UCLA Asian Performing Arts Institute di Los Angeles, il manifesto di Tanaka fa oggi parte delle collezioni del MoMA di New York, del Victoria & Albert Museum di Londra e del Cooper-Hewitt, Smithsonian Design Museum.
Ph. © Tokyo Bling
Schizzo preliminare del
manifesto, che mette a nudo
la struttura compositiva.
2014 © Nicola-Matteo Munari
manifesto, che mette a nudo
la struttura compositiva.
2014 © Nicola-Matteo Munari
“Il manifesto evoca la danza giapponese tradizionale in modo essenziale, attraverso una poetica espressiva che è propria della grafica.”
Spogliando il manifesto originale di tutti gli elementi figurativi e coloristici è stato possibile individuarne e valorizzarne la geometria strutturale che ne costituisce le fondamenta.
La griglia lineare che si è venuta a rivelare evoca l’essenzialità modulare tipica della tradizione giapponese, che è possibile riscontrare tanto nella ripartizione delle superfici orizzontali dei pavimenti di paglia intrecciata (tatami) quanto in quelle verticali delle porte scorrevoli in carta di riso (shoji).
Ph. © Nicola-Matteo Munari
Pur trasformato nell’aspetto, il manifesto conserva un legame molto forte con l’originale di Tanaka, valorizzando sia la straordinaria sensibilità estetica del maestro giapponese che la sua rigorosa razionalità progettuale.
Attraverso la geometria e la composizione tipografica, il manifesto suggerisce in modo essenziale il tema della danza giapponese (nihon buyo), che trova qui una nuova epressione estetica attraverso la poetica della grafica.
—Nicola-Matteo Munari
Promotore
Museum für Gestaltung,
Zurigo
Progettazione
Nicola-Matteo Munari
Periodo
2014
Museum für Gestaltung,
Zurigo
Progettazione
Nicola-Matteo Munari
Periodo
2014